mercoledì 9 aprile 2014

Ucraina, una luce per l'Europa

Cosa è successo al Majdan? – si chiede e ci chiede monsignor Braschi. Il Majdan rappresenta una sfida, “per la nostra e la vostra libertà”, come si leggeva in uno slogan di piazza Majdan. Quello che il Majdan ci insegna è il risveglio della propria coscienza, della propria dignità. Ed è una provocazione per noi. Perché l’appello agli ideali europei arriva a cadere in un’Europa che si è dimenticata dei suoi valori. 
Non si può proporre un’immagine di Ucraina russofoba o russofila, il problema è chiedersi seriamente: non è che, forse, gli ucraini abbiano il diritto di costruirsi la loro identità nazionale? Si tratta di una identità molto giovane, di appena vent’anni. Ma sul Maidan, una generazione di ucraini che non hanno vissuto in una regione appartenente all’Urss, ma in un Paese indipendente, ha dimostrato che una coscienza nazionale esiste già. E questa ha diritto di esprimersi. Riconoscere la bontà di certe politiche, a tutela dei valori cristiani, non deve impedire di riconoscere che altre azioni contrastano radicalmente una visione cristiana della storia e della dignità della persona. È facile cadere nella tentazione di cedere interamente la salvaguardia della Fede a un imperatore, a un potere politico. È una tentazione molto forte e molto antica.